Il nostro resoconto della LAC2012, la conferenza annuale sul gambling
- Scritto da David Bet
Tre giorni stupendi nella magnifica Londra per tutti gli amanti del gioco online e, soprattutto, per gli addetti ai lavori. Tra i maggiori operatori del settore non mancava veramente nessuno: da Titan a Bet365, da William Hill a Unibet, da 888 a Betfair,da Betdaq a BetVictor. Questo il nostro resoconto della 3 giorni londinese, iniziata con la cerimonia degli Awards in cui sono state premiate le eccellenze del gioco online e continuata per 3 giorni tra conferenze ed attività più ludiche.
Nella splendida cornice del "The Brewery", la cerimonia degli Awards (in pieno stile MTV) ha visto BET365 fare incetta di premi. Anche alcune new entry del Gaming come il marchio 'Come On!', comunque, sono riuscite ad accaparrarsi qualche award. Posti a sedere esauriti con largo anticipo, fantastica atmosfera e tanti sorrisi anche per chi, tra coloro che erano in nominations, non hanno ricevuto alcun premio. Logicamente, gli inglesi sono stati assoluti padroni della scena, tanto per gli operatori (come il già citato BET365) che per i siti di informazione come, ad esempio, goal.com, pokerstrategy e la famosissima community d'oltremanica OLBG.
Il day 2, invece, ha dato il via alla vera e propria conferenza sul gambling. Già di buon ora all'Old Billingsgate si era creata un bel po' di coda, sintomo della grande partecipazione di pubblico all'evento. Sono stati, infatti, oltre 2500 i visitatori ad affollare le decine di stand dei vari marchi nella giornata di venerdì (oltre 3000 in totale conteggiando anche coloro che hanno partecipato direttamente al sabato). Davvero tanti gli exhibitors degni di nota, ne segnaliamo qualcuno:
- Winner, il migliore in quanto ad eleganza, stile e colori prescelti, nonché per la simpatia e la disponibilità dei loro manager
- Bodog, al cui stand era possibile ricevere massaggi gratis in una splendida atmosfera dal sapore orientale
- Titan, in testa alla nostra personale classifica per la bontà dei cocktail offerti e l'accoglienza davvero calorosa
- William Hill, per i tanti gadget messi a disposizione dei visitatori (utilissimo l'auricolare bluetooth)
- 888 , il cui splendido stand centrale non poteva non catturare l'interesse dei visitatori
- Paddypower, che da buoni irlandesi offrivano l'ottima Guinness nei celebri boccali
Tra i nuovi marchi che stanno spopolando all'estero e che potrebbero ben presto ottenere successo anche in Italia, si son fatti notare lo stesso Come On, Winner Casino, 12BET e MYBET mentre mancavano all'appello i notissimi GOLDBET (sempre in prima linea contro le chiusure dei governi al gioco online globale), TIPICO e Betfred.
Inutile dire che drinks, musica, tornei freeroll di poker, concorsi a premi, interviste, ragazze immagine e monitor giganti facevano da cornice a tutto il vociare degli addetti ai lavori (in gergo chiamato 'networking', vera e propria parola chiave di tutta la fiera) e alle decine di conferenze tenute in due sale diverse durante le giornate di venerdì e sabato. Da queste ultime sono uscite notizie davvero interessanti. La prima è stabilita da un dato indiscutibile: il gambling è un settore in crescita, che non conosce crisi ed è stimolato, forse, dalla sempre maggiore concorrenza.
L'altra notizia, non meno importante, è che gli operatori di gioco (bookmakers, casino, poker rooms, etc..) sembrano aver iniziato a digerire la parola AAMS. A dire il vero, relativamente alla situazione italiana, si è parlato di un sistema abbastanza equilibrato per quanto riguarda il poker online, di dati ancora da analizzare per quanto riguarda i casino (online da pochi mesi) e di un netto divario nel campo del betting tra operatori nostrani ed europei. E nell'ultimo caso, per concederci una battuta, sarebbe opportuno ricordare ad AAMS la celebre frase "Mind the gap between .com and .it sites".
Confermato il tentativo di lancio, tra mille perplessità (avevamo già anticipato tutto in questo articolo), del betting exchange in Italia e dell'imminente chiusura della Spagna (per una volta tutti in scia all'Italia!) ai siti .com. Voci di corridoio, invece, parlano di piccoli passi in avanti nel progetto di uniformare unire il sistema gambling italiano e francese. I problemi, in questa eventualità, risiedono nella differente tassazione sul gioco. Stranamente, infatti, sono i nostri cugini transalpini a pagare più tasse, cosa che sta rendendo impossibile la vita a parecchie room online operanti in Francia.
Ciò che, ahinoi, emerge chiaramente da questa conference è il diverso approccio al gioco online nelle altre nazioni rispetto al nostro Bel Paese. Se in Italia, infatti, il guadagno dello Stato è ciò che fa muovere la giostra, nel resto del continente (Francia esclusa) è il concetto di intrattenimento ad essere al centro dell'attenzione, con tassazione e guadagni relegati ad aspetti quasi secondari.
Chiudiamo ripetendo ancora una volta ciò che ci auspichiamo ormai da qualche anno: che qualcuno dai 'piani alti' si accorga che il giocatore non va indirizzato o condizionato ma lasciato libero di scegliere a quale operatore affidarsi, che non sia considerato un pollo da spennare ma un cliente da intrattenere, tutelare ed interpellare nelle decisioni riguardanti il futuro del gioco online.
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