Resoconto convegno ACOGI del 16 Giugno 2010.
- Scritto da David Bet
ACOGI (Associazione Consumatori Operatori Giochi Italia)in pochi mesi dalla sua fondazione ha già segnato un punto importante nell’ organizzare un convegno per porre in risalto le incongruità tra principi comunitari e normativa nazionale dal quale è emerso un presente incerto, un futuro ancora da definire e del quale molto spesso si fatica a parlare apertamente.
Roma, 16 Giugno 2010 - ACOGI ORGANIZZATRICE DEL CONVEGNO SUI CTD E PDC: "PRESENTE E FUTURO DEI CENTRI TRASMISSIONE DATI E DEI PUNTI DI COMMERCIALIZZAZIONE"
Animatori dell’acceso dibattito, tenutosi a Roma il 16 c.m. sono stati alcuni dei più importanti avvocati esperti di gaming internazionale: l'Avv. Marco Ripamonti (esperto internazionale di gaming); il Prof. Avv. Stefano Sbordoni (esperto internazionale di gaming, professore di diritto all'informatica, Univ. La Tuscia); il Prof. Avv. Filippo Donati (Ordinario di diritto costituzionale, Fac. Giurisprudenza, Univ. di Firenze); l'Avv. Fernando Petrivelli (Presidente del Sindacato Sistel) e il Dott. Luca Pappalardo (Presidente dell'Associazione Consumatori Operatori Giochi Italia). A moderare l'incontro Andrea Bassi (giornalista di Milano Finanza) e Fabio Felici (direttore di Agicos).
Il Presidente di ACOGI, Luca Pappalardo, ha avuto modo di chiarire la posizione dell’associazione nel suo intervento introduttivo: “Siamo felici di aver organizzato un dibattito su un tema a noi caro e che sembra interessare tutti gli operatori del settore. Si parla spesso di normativa fluttuante o di giurisprudenza fluttuante a seconda dei punti di vista. Noi crediamo che una riforma dell’impianto normativo, teso a ridurre qualsiasi tipo di fluttuazione possa fornire benefici a tutti gli attori di questo mercato, in primo luogo alla pubblica amministrazione che sicuramente vedrebbe aumentato il gettito erariale, agli operatori che si troverebbero ad operare con regole non messe in discussione quotidianamente nelle aule dei tribunali ed infine ai consumatori che beneficerebbero di un’offerta più ricca e competitiva ”.
Infatti l’ associazione ha deciso di presentarsi al grande pubblico con un’iniziativa importante, per contribuire a fornire un’informazione quanto più completa delle tematiche che ACOGI intende seguire. Chiarisce il Presidente “ La nostra filosofia è quella del dialogo ed è quella di essere un soggetto propositivo non una cassa di risonanza per generiche lamentele. ACOGI ha l’ambizione di proporsi come portavoce sia degli operatori che dei consumatori, ruolo che nella generalità dei settori produttivi sarebbe visto come incompatibile, ma non nel settore delle scommesse sportive. Il consumatore, oltre a dover essere protetto dalla ludopatia, deve anche essere tutelato come operatore economico, si pensi ai cosi detti professionisti paragonabili, per volume d’affari, agli operatori. Sensibili a questo tema abbiamo avviato relazioni con associazioni di consumatori di rilevanza nazionale e con portali dedicati esclusivamente ai giocatori. Il nostro fine è quello, in primo luogo di riuscire a dare una voce specialmente per quei soggetti che di fatto rappresentano una realtà consistente del mercato ma che non sono rappresentati (come i ced) ed in ultima battuta quello di poter contribuire a riformare il settore attraverso la presentazione di un disegno di legge che possa definitivamente risolvere ogni tipo di ambiguità interpretativa.”
Alla presentazione offerta dal Presidente emerge che ACOGI è aperta a tutti i soggetti che compongono la filiera, non ponendosi in contrasto con nessun soggetto associativo o sindacale attualmente presente ma, anzi, intende stringere relazioni senza alcun tipo di pregiudizio sperando al contempo di non subire pregiudizi.
Il convegno è stato un grande successo sia in termini di risposta del pubblico presente, che per le tematiche dibattute dai massimi esperti in Italia, concordi solo sul fatto che la normativa è ancora troppo complessa e altalenante.